Nato il 23 dicembre 1952 a Cles (Trento), ma ha vissuto dai 6 ai 10 anni a Cavalese (TN) e in seguito a Pergine (TN), paese d’origine della famiglia. L’interesse per l’arte gli viene trasmesso dal nonno paterno Lino, che spesso s’incontrava nell’antica villa a Serso con l’amico Renato Perini archeologo e artista, dalla nonna Giuseppina, che aveva lavorato nell’atelier fotografico del padre Eduino Paoli, dalla mamma Mariella che dipingeva e dal maestro Renato Perini che lo portava nella sua casa-studio e nei cantieri di scavo archeologici. La sua predisposizione artistica si definisce negli anni della Scuola Media e viene notata dal suo insegnante di disegno, il pittore Argo Castagna. Pertanto, terminata la scuola dell’obbligo, Roberto Perini si iscrive e frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Trento, dove ha modo di incontrare numerosi artisti. Inizia allora ad indagare tutte le tendenze espressive artistiche, poetiche e letterarie e a studiare le opere d’arte di ogni epoca e civiltà. Negli ultimi anni di scuola superiore, la sua abilità pittorica-grafica gli consente di attirare la stima e l’ammirazione dei suoi maestri, e con alcuni di essi (Degasperi, Fruet, Vitturini) stringe un forte legame artistico e d’amicizia. Decide così di dedicarsi totalmente all’arte e va a vivere in una casa-studio d’arte a Trento assieme agli amici artisti Paolo Decarli e Piermario Dorigatti, ma utilizza anche la dimora del nonno a Serso (Pergine) come luogo di creazione artistica per dar forma alle proprie urgenze espressive in compagnia degli amici artisticamente più vicini (Giordano Chini, Giovanni Bortolini, Piermario Dorigatti, Roberto Marzadro, Paolo Tait, Sandro Libardi). Dopo aver conseguito la maturità artistica con il massimo dei voti, la sua formazione prosegue nell’ambito della conservazione e valorizzazione dei beni storico-artistici a Bologna e a Verona, dove risiede per alcuni anni. Tornato in Trentino si dedica per lavoro al restauro e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, e dal 1991 è funzionario della Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici di Trento. Dal 2001 al 2005 ha anche insegnato Teoria del Restauro per la specializzazione in Scienze dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Nonostante gli impegni lavorativi ha sempre continuato la ricerca creativa interiore, privilegiando la grafica e la pittura. Nel corso degli anni ha partecipato a diverse collettive, tra cui l’esposizione “Artisti Trentini, situazione 1974” tenutasi a Palazzo Pretorio a Trento, “Matite di confine” a Foligno e numerose altre presso lo studio Andromeda di Trento. Nel secondo quinquennio degli anni Ottanta è entrato a far parte del gruppo di artisti “Guernica”, e nel ruolo di presidente ha promosso a Pergine diverse mostre, sia degli artisti del gruppo, lui compreso, che di altri artisti trentini. Nel dicembre 1989 ha ideato e realizzato assieme a Pierluigi Negriolli la mostra: “Nel Tempo e nella Leggenda. Luoghi, momenti e presenze nel tempo remoto e in un futuro lontano” presso la Sala del Palazzo della Regione di Trento, dove sono esposte le opere d’entrambi. Nel 1999 il Comune di Sarnonico (TN) gli ha dedicato una personale presso Palazzo Morenberg. Le sue opere sono present in collezioni private in Italia e all’estero, il suo studio è a Pergine, dove vive.